venerdì 1 giugno 2012

A RITMO DI MUSICA: GLI INNI delle NAZIONALI PARTECIPANTI a EURO 2012

A una settimana da Euro 2012 vi proponiamo gli Inni delle nazionali partecipanti per invitare tutti a conoscere meglio la storia, i sentimenti, i valori e l'amor di patria che spesso, se non sempre, hanno portato alla composizione di questi testi. Cominciamo con le due protagoniste di uno degli incontri inaugurali, che si terranno l'8 giugno: Polonia e Grecia.

POLONIA
Mazurek Dąbrowskiego (Mazurka di Dąbrowski) è il nome con cui è anche conosciuto il canto Pieśń Legionów Polskich we Włoszech (Canto delle legioni polacche in Italia), inno nazionale polacco.
L'inno è stato scritto nel luglio del 1797 a Reggio Emilia, da Józef Wybicki (1747-1822), tenente dell'armata polacca del generale Jan Henryk Dąbrowski, che, dal suo esilio a Parigi, aveva radunato pochi mesi prima un'armata di circa 1500 soldati on cui si unì a Napoleone durante la Campagna d'Italia. Il generale francese promise infatti ai polacchi che la loro patria avrebbe riconquistato la libertà se avessero combattuto al suo fianco contro Russia, Austria e Prussia, che nel 1795 si erano spartite il territorio polacco.
I reparti di Dąbrowski entrarono a Reggio Emilia nel 1797 per sedare le sommosse fomentate dagli aristocratici contro la neonata Repubblica Cispadana; è sull'onda delle celebrazioni per il successo della spedizione militare che il tenente scrisse la mazurka, per celebrare il valore del comandante e cantare l'amore per la Patria lontana. Secondo alcuni studiosi, musica e testo sono di Wybicki, secondo altri invece la musica è del suo collega Michal Kleofas Oginski (1765-1833).
Il canto è stato ufficialmente adottato dalla Polonia come inno nazionale nel 1926.

Testo dell'inno nazionale
1. Jeszcze Polska nie zginęła
Kiedy my żyjemy,
Co nam obca przemoc wzięła,
Szablą odbierzemy.

Marsz, marsz, Dąbrowski,
Z ziemi włoskiej do Polski
Za twoim przewodem,
Złączym się z narodem.

2. Przejdziem Wisłę,
Przejdziem Wartę,
Będziem Polakami,
Dał nam przykład Bonaparte,
Jak zwyciężać mamy.

(Rit.)

3. Jak Czarniecki do Poznania,
Po szwedzkim zaborze,
Dla ojczyzny ratowania,
Wrócimy się przez morze.

(Rit.)

4. Mówi ojciec do swej Basi,
Cały zapłakany -
Słuchaj jeno, pono nasi
Biją w tarabany.

(Rit.)
Traduzione Italiana
La Polonia non è ancora scomparsa
finché noi viviamo
Quello che la forza nemica ci ha tolto
noi con la sciabola ci riprenderemo.

Marcia, marcia Dabrowski
dalla terra italiana alla Polonia
Sotto il tuo comando
ci uniremo al popolo!
Testo versione di Wybicki
Jeszcze Polska nie umarła,
kiedy my żyjemy.
Co nam obca moc wydarła,
szablą odbijemy.

Marsz, marsz, Dąbrowski
do Polski z ziemi włoski
za Twoim przewodem
złączem się z narodem.

Jak Czarnecki do Poznania
wracał się przez morze
dla ojczyzny ratowania
po Szwedzkim rozbiorze.

(Rit.)

Przejdziem Wisłę przejdziem Wartę
będziem Polakami
dał nam przykład Bonaparte
jak zwyciężać mamy.

(Rit.)

Niemiec, Moskal nie osiądzie,
gdy i jąwszy pałasza,
hasłem wszystkich zgoda będzie
y ojczyzna nasza.

(Rit.)

Już tam ociec do swej Basi
mówi zapłakany:
"słuchaj jeno, pono nasi
biją w tarabany.

(Rit.)

Na to wszystkich jedne głosy:
"Dosyć tej niewoli
mamy Racławickie Kosy,
Kosciuszkę, Bóg pozwoli.

Per ascoltare l'inno nazionale polacco: http://www.youtube.com/watch?v=lF_meWmlmyQ
GRECIA
Ýmnos eis ti̱n Elef̱therían/Ύμνος εις την Ελευθερίαν (Inno alla Libertà), detto anche Ethnikós Ýmnos ti̱s Elli̱nikí̱s Di̱mokratías/Εθνικός Ύμνος της Ελληνικής Δημοκρατίας, è l'Inno Nazionale della Grecia e di Cipro.
Il testo è composto dalle prime due strofe dell'omonima poesia composta nel 1823 da Dionysios Solomos (1798-1857), poeta greco nato a Zante, e musicata nel 1828 da Nikolaos Mantzaros (1795-1873), compositore di Corfù amico del nostro Niccolò Tommaseo; è stato adottato come inno ufficiale greco nel 1864 da re Giorgio I, mentre divenne inno nazionale cipriota nel 1966, dopo che Cipro si staccò dal governo, quando invece un forte movimento nazionalista tendeva a promuovere l'unione di Cipro alla Grecia.
È l’unico caso al mondo in cui sia a livello musicale,sia a livello testuale, due nazioni usano lo stesso inno.

Testo originale

Σε γνωρίζω από την κόψη

του σπαθιού την τρομερή,

Σε γνωρίζω από την όψη,

που με βια μετρά[ει] τη[ν] γη.

Απ' τα κόκαλα βγαλμένη

των Ελλήνων τα ιερά,

Και σαν πρώτα ανδρειωμένη,

χαίρε, ω χαίρε Ελευθεριά.

Trascrizione


Se gnorízo apó tin kópsi

tou spathioú tin tromerí,

Se gnorízo apó tin ópsi,

pou me viá metrá[i] ti[n] ji.

Ap' ta kókala vgalméni

ton Ellínon ta ierá,

Ke san próta andrioméni,

khére, o khére, Eleftheriá!

Traduzione letterale


Ti riconosco dal taglio

terribile della spada,

ti riconosco dall'espressione

che contempla la terra con vigore

Risollevatati dalle ossa

sacre dei Greci,

e valorosa come prima,

ave, o ave, Libertà!

Traduzione poetica


Di quel brando io ti ravviso

al ferir tremendo in guerra,

ed al guardo che la terra

misurar sa in un balen:

Dalle sacre ossa degli avi

qual già un tempo e forte e ardita

or risorta a nuova vita,

salve, salve o Libertà.

Per ascoltare l'inno nazionale greco: http://www.youtube.com/watch?v=9q-jsHK7yeM 
 Roby<^> ( da un'idea del nostro Mitch!!! ;))))   )


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